Politica
Ue, il Parlamento approva la risoluzione sulla Russia come Stato terrorista
Il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione, al fine di riconoscere la Russia come ‘Stato sponsor del terrorismo’. In particolare, la risoluzione è stata adottata con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni.
Essa sottolinea che “che gli attacchi e le atrocità intenzionali delle forze russe, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono atti di terrore e crimini di guerra”.
Inoltre, nel testo, il Parlamento invita l’Ue a creare a creare un quadro giuridico adeguato, per riconoscere gli Stati indicati come sponsor del terrorismo, istituendo quindi misure nei confronti di Mosca che comportino serie restrizioni nelle relazioni dell’Ue con la Russia.
Poi, i deputati invitano il Consiglio ad aggiungere anche l’organizzazione paramilitare ‘Gruppo Wagner’, ed il 141esimo Reggimento speciale motorizzato noto anche come ‘Kadyroviti’, nell’elenco dei soggetti terroristici dell’Ue.
Pertanto, questo è quanto spiegato dalla delegazione Pd all’Eurocamera:
“Oggi, il Parlamento Europeo è chiamato nuovamente ad esprimersi sull’aggressione russa all’Ucraina. I Socialisti e Democratici hanno presentato una loro risoluzione e non hanno sottoscritto quella dei gruppi del centrodestra, poiché è stato proposto un testo che in alcuni passaggi mette a rischio le attuali indagini sui crimini di guerra di Putin. Abbiamo perciò presentato emendamenti, che voteremo per correggere questi passaggi a nostro avviso sbagliati. In ogni caso, come Socialisti e Democratici europei voteremo a favore della risoluzione, perché nessuno possa strumentalizzare da qualunque lato la nostra linea, che è saldamente a sostegno del popolo ucraino oggi sotto le bombe di Putin”.
Poi, concludono: “Ci rivolgiamo con convinzione a tutti i gruppi politici e alla Presidente Metsola, affinché il Parlamento Europeo discuta e prenda una posizione netta a favore di un’iniziativa unitaria dell’Unione Europea, per perseguire una pace giusta per l’Ucraina”.
Politica
Meloni è la Premier con più spazio nei telegiornali Rai: superati Conte e Draghi.
Meloni è prima, nei primi 14 mesi di Governo, in quanto a Presidente del Consiglio dei Ministri con più spazio nei telegiornali Rai.
Con una media di 376,1 minuti, è davanti al secondo Governo Conte (350,6′), al primo Governo Conte (286′) e a Draghi (264,1).
L’analisi sui dati mensili è stata condotta dall‘Osservatorio di Pavia.
Caivano
Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”
Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.
“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.
Politica
Superbonus, parla Renzi: “Non siamo la stampella del governo, ma degli imprenditori”
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è tornato a parlare durante una dichiarazione di voto al Senato, nel corso di un esame del DL Superbonus per il quale il governo ha chiesto il voto di fiducia. Ecco le sue parole:
“Dopo il voto in commissione, in cui grazie al nostro sostegno si è impedito di alzare la sugar tax, siamo stati accusati di essere a favore di questo governo. E allora quale intervento migliore della fiducia per dire che noi siamo contro questo governo. E anzi, rimarchiamo le divisioni interne di una maggioranza che in campagna elettorale permanente dimentica la propria componente liberale e si atteggia a populista. Ogni riferimento a Forza Italia è puramente voluto”.
Renzi ha poi proseguito: “Questo è il governo delle tasse, perciò nel voto in commissione non siamo stati la stampella per il governo, ma quelli che se hanno una stampella da dare la danno agli imprenditori italiani”.
Infine, parlando del Superbonus, il senatore ha aggiunto:
“Si tratta di una misura sbagliata concettualmente, che però è stata mantenuta dal governo Draghi e dal governo Meloni”.
-
Attualità3 mesi fa
Fiat Pomigliano, agitazione nello stabilimento automobilistico dopo le dichiarazioni dell’ad di Stellantis Tavares
-
Attualità9 mesi fa
La vacanza a Napoli si trasforma in un incubo per una coppia”Restituiscici qualcosa”
-
Attualità9 mesi fa
Autovelox sulle autostrade a Napoli,
-
Caivano8 mesi fa
CAIVANO. Il prete Patriciello scrive una lettera aperta alla Meloni chiedendo di legittimare l’illegalità.
-
Afragola9 mesi fa
AFRAGOLA. Caso Trimarchi. Parla l’altra vittima. “La mia spritzeria è in regola. Io vittima dei moralisti da tastiera”
-
Caivano9 mesi fa
CAIVANO. Le 13enni e i ragazzi dello stupro vivono al Rione IACP (Bronx) e non al Parco Verde.
-
Politica3 settimane fa
SANT’ANTIMO. La Polizia Locale irrompe durante l’evento di Buonanno e fa rimuovere la cartellonistica pubblicitaria
-
Politica4 mesi fa
SANT’ANTIMO. Cartelle pazze della TARI. Peppe Italia accusa Massimo Buonanno. Buonanno si difende chiamandolo “ex, ex, ex, ex”